Tiro al legno


Avete un gruppo di adolescenti con un po' di energia repressa da sfogare?
Avete amici pluritrentenni con un po' di adolescenza repressa da smaltire?
Se avete anche solo voglia di passare una ventina di minuti in compagnia e vi trovate nei pressi di un lago o un fiume, potreste proporre un classico gioco dal nulla.

Come dimostrato da questa foto, un legno galleggia.

Prendete un legno, lo lanciate in acqua ad una distanza adeguata ai giocatori: bambini 3 metri, pre-adolescenti 6 metri, adolescenti e adulti 10-15 metri.
(Distanze indicative, non serve un misuratore laser)

Sembra banale, ma ad ogni tiro ai attivano circa 40 muscoli e un migliaio di collegamenti neurali, oltre alla produzione della mirina, la proteina della precisione.
 Ognuno cerca un numero uguale di pietre (ad ogni manche si impara a conoscere il peso e la dimensione giusta per le proprie mani e la propria forza, quindi aiuta ad apprendere il proprio corpo).
Lo scopo del gioco è ovviamente quello di colpire il legno, chi fa più punti vince.

È un gioco banale, ma è straordinariamente difficile.

Se ognuno gioca lealmente e riconosce i propri punti fatti senza barare, non è necessario un arbitro e si possono tirare le pietre tutti insieme.

Commenti

Post più popolari